“Musica e danza: binomio indissolubile con Stravinskij”
Domenica 12 dicembre ore 16.00 – Sala conferenze, Teatro Apollo – Lecce
In occasione degli spettacoli “L’Uccello di Fuoco” e “Straviolin” realizzati al Teatro Apollo di Lecce (da10 al 13 dicembre 2021) in collaborazione tra Balletto del Sud e l’Orchestra Sinfonica OLES, sono previste Domenica 12 dicembre una serie di conferenze divulgative dedicate al compositore Igor Stravinskij (nel cinquantenario dalla morte) dal titolo complessivo “Comporre con il Fuoco”. Gli incontri, con il coordinamento di Giacomo Fronzi (critico musicale e filosofo) sono previsti dalle ore 10.00.
L’incontro conclusivo è alle ore 16,00 nella sala conferenze del Teatro Apollo, dal titolo:
“Musica e danza: binomio indissolubile con Stravinskij”
una conferenza specifica con video-citazioni a cura di Maria Luisa Buzzi,
critico e storico di danza, Direttore responsabile del magazine DANZA&DANZA.
Attraverso video e immagini si racconta il rapporto e l’incontro del compositore con i coreografi Micael Fokine, Vaslav Nijinskij e George Balanchine che, sulle sue note, hanno creato celebri balletti, delle successive scritture coreografiche e degli interpreti che, nel mondo, si sono misurati con questi capolavori della storia della danza.
“Ci sono celebrazioni che vanno ben oltre la retorica ricorrenza, perché ci sono figure che, per la loro genialità, non solo hanno occupato un posto stabile nella storia artistico-culturale internazionale, ma ne hanno condizionato lo sviluppo e la direzione. È sicuramente questo il caso di Igor Stravinskij (1882-1971), uno dei compositori più celebrati del XX secolo, del quale quest’anno ricorrono i cinquant’anni dalla morte. La dipartita di Stravinskij, a New York, alle 05.20 del 6 aprile 1971, era già “notizia” ben prima delle 06.30. Da subito si parlò di lui come di una “figura svettante della musica del XX secolo” (“The Guardian”), di “uno dei grandi e originali geni creativi dell’intera storia della musica” (Washington Post). La notizia rimbalzò in ogni angolo del globo, sollecitando commenti non solo di giornalisti, amici e compositori, ma anche di politici (alcuni dei quali non lo avevano mai incontrato), ansiosi di far sentire la loro voce, di rivendicare parte dell’eredità lasciata dal grande Igor. Una vita e una produzione, quelle del compositore russo, ricche e multiformi, in taluni loro aspetti anche apparentemente contraddittorie, ma che non possono non essere ricordate in modo adeguato”.
Giacomo Fronzi (Consulente culturale Oles)