Dal 17 luglio al 27 agosto 2021 torna in scena a Lecce la Stagione di Danza del Balletto del Sud. Per la sesta edizione, il coreografo e regista Fredy Franzutti sceglie due serate dedicate al balletto romantico e alla poesia di Giacomo Leopardi, il debutto regionale de “La Luna dei Borboni” ispirato ai testi di Vittorio Bodini, “Miti in scena”, dedicato alla mitologia, e “Radio-Med”, il più pop degli spettacoli della storica compagnia pugliese.
Quattro spettacoli con repliche, per un totale di sette appuntamenti, nella cornice del Chiostro del Convento dei Teatini, nel cuore di Lecce.
Protagonisti i primi ballerini Nuria Salado Fustè e Matias Iaconianni, i solisti e il corpo di ballo del Balletto del Sud, gli attori Andrea Sirianni e Donato Chiarello, e altri ospiti.
A luglio due serate dedicate al balletto romantico e alla poesia di Giacomo Leopardi, ad agosto l’atteso debutto regionale dell’ultima produzione, “La Luna dei Borboni”, dedicata a Bodini, poi l’inno alla mitologia, tra danza, musica e teatro, e “Radio-Med”, il più pop degli spettacoli della storica compagnia di danza pugliese.
Il Balletto del Sud diretto da Fredy Franzutti torna in scena dal 17 Luglio al 27 agosto nel Chiostro del Convento dei Teatini di Lecce per la VI edizione della “Stagione di Danza”, realizzata in collaborazione con il Comune di Lecce e il Teatro Pubblico Pugliese.
Quattro spettacoli con repliche, per un totale di sette appuntamenti, tutti siglati dal coreografo Fredy Franzutti, che firma non solo le coreografie ma anche la regia degli spettacoli compositi.
Si parte sabato 17 e domenica 18 luglio con “Serata Romantica”, spettacolo in cui le pagine più belle del repertorio ballettistico del periodo romantico (Giselle, La Sylphide, Coppelia, Papillon) e altre coreografie nel genere (La Traviata, L’Acquario, Les Sylphides,) incontrano i versi del poeta di Recanati – ritenuto il maggior poeta dell’Ottocento italiano e una delle più importanti figure della letteratura mondiale.
Protagonisti sono i primi ballerini e i solisti del Balletto del Sud, Nuria Salado Fustè, Matias Iaconianni, Alice Leoncini, Alexander Yakovlev, Ovidiu Chitanu, gli altri solisti e il corpo di ballo della compagnia. Sul palco anche la forza espressiva dell’attore Andrea Sirianni. Lo spettacolo replica il 19 agosto.
Il secondo appuntamento è previsto per l’8 agosto con il debutto regionale di “La Luna dei Borboni”, spettacolo ispirato alla poesia di Vittorio Bodini che inscena le atmosfere evocative dell’area mediterranea raccontata dal poeta. Franzutti, in questa nuova produzione, usa un linguaggio personale contemporaneo e utilizza come elementi ispirativi e asse della ricerca le pertinenze territoriali con il Sud, il rapporto con i popoli del mare e l’argomento del testo poetico.
Lo spettacolo si anima sulle note appositamente create da Rocco Nigro e Giuseppe Spedicato e gode
del patrocinio e autorizzazione al titolo del Centro Studi Bodini.
Al suo recente debutto – per soli addetti ai lavori – lo scorso aprile, ha avuto elogi dalla critica («un turbinio di movimenti attinti al miglior teatro-danza di un tempo e a quello di oggi, di stampo espressionista e contemporaneo, intensamente poetico. Franzutti mette in scena bravissimi interpreti creando un paesaggio di anime i cui movimenti disegnano una geografia interiore in un luogo senza tempo, eppure riconoscibile in un Sud arcaico e inviolato, animato da una festosa malinconia sognante» Giuseppe Distefano – Danza & Danza)
Il 13 agosto è la volta di “Miti in scena”: i personaggi dell’Olimpo, le leggende degli eroi, gli incantesimi e le metamorfosi divengono quadri danzati e interpretazioni teatrali in una rappresentazione definita “accattivante e colta”, che presenta balletti tratti dal repertorio classico, ricostruiti nei costumi e nello stile, e coreografie “a tema” create da Franzutti. Il programma, che alterna quadri emozionali ed evocativi a brani di brillante virtuosismo, si articola con interventi di danza, musica e teatro. Partecipano allo spettacolo gli attori Donato Chiarello, che introduce il mito, e Andrea Sirianni, impegnato nell’interpretazione di testi di Giovan Battista Marino, del monologo dell’Aiace di Sofocle, dell’Ulisse, avvolto dalle fiamme, tratto dal XXVI canto dell’Inferno di Dante e della celebre poesia “Itaca” di Kostantinos Kavafis.
A completare il programma della stagione venerdì 27 agosto ci sarà la sesta edizione di “Radio-Med”, uno spettacolo composito, in forma di galà, dedicato al Mediterraneo, con le più belle pagine del repertorio ballettistico e musicale specifico del Mare Nostrum: Don Chisciotte, Esmeralda, Romeo e Giulietta, Carmen, i personaggi della mitologia greca, le canzoni, le danze etniche. Un programma avvincente, che ha già conquistato le platee di ogni età e di ogni luogo, per il brillio del virtuosismo, la padronanza della tecnica, la completezza dello stile portati in scena. Conducono la serata, in una particolare maniera “radiofonica”, la giornalista di danza Monica Lubinu e l’attore Andrea Sirianni, con la partecipazione di ospiti di diverse discipline dello spettacolo, oltre che dei primi ballerini Nuria Salado Fustè e Matias Iaconianni e dei solisti della compagnia Balletto del Sud.
«La rassegna estiva di danza del Balletto del Sud all’interno del calendario del Comune di Lecce è ormai una consolidata tradizione per la nostra città che permette a turisti e residenti di godere delle produzioni della più importante compagnia del Sud Italia – dichiara l’assessore allo Spettacolo del Comune di Lecce Paolo Foresio. Titoli di repertorio e spettacoli nuovi permettono di avere sempre una proposta di alto livello e di arricchire il nostro cartellone con l’eleganza e il prestigio del balletto classico».
«Continua e si rinnova la collaborazione del Comune – aggiunge Fabiana Cicirillo, assessora comunale alla Cultura – con il Balletto del Sud, una delle eccellenze culturali della nostra città, che, come ogni anno, unisce alla tournée in giro per l’Italia, la rassegna di danza ai Teatini, molto seguita soprattutto dai turisti che restano sempre ben impressionati dalla bellezza delle produzioni ospitate in uno dei nostri beni storici più centrali e prestigiosi».