La luna dei Borboni2024-05-22T10:54:58+02:00

LA LUNA DEI BORBONI

dalla raccolta poetica di Vittorio Bodini
coreografie di Fredy Franzutti
musiche originali di
Rocco Nigro e Giuseppe Spedicato
set di Fredy Franzutti

produzione n°42 FF 2021
durata: 1h,20 minuti

LA LUNA DEI BORBONI

Lo spettacolo, ispirato dall’omonima poesia di Vittorio Bodini, inscena le atmosfere evocative dell’area mediterranea raccontata dal poeta.

Il Balletto del Sud presenta, La Luna dei Borboni, spettacolo di danza in un atto dedicato alla poetica di Vittorio Bodini, poeta e traduttore, considerato il maggiore interprete e traduttore italiano della letteratura spagnola.
Il Sud è per Bodini – e per lo spettacolo – “un’originale invenzione”, che parte da una precisa realtà storica e geografica, con tutti i problemi di natura sociale ed economica, e si elabora in un’invenzione fantastica. Il luogo è fatto di atmosfera, di costumi, di abitudini di una concreta realtà e si parte da questi per poi trasfigurarli in un progetto metafisico. La situazione è sognante e rilassata come il ricordo di una festa del Santo patrono nella piazzetta del quartiere (Le Scalze, nel centro storico di Lecce), “dove eravamo ancora tutti assieme, tutti vivi”.

Franzutti usa un linguaggio personale proteso verso il teatro contemporaneo e utilizza come elementi ispirativi e asse della ricerca le pertinenze territoriali con il Sud, inteso come appartenenza alla Magna Grecia, il rapporto con i popoli del mare, l’utilizzo della matrice popolare e l’argomento del testo poetico per creare la nuova narrativa coreografica.

Le musiche appositamente scritte per lo spettacolo da Rocco Nigro e Giuseppe Spedicato sono eseguite dal vivo dai Brancaleone Project, trio composto dagli stessi Rocco Nigro (fisarmonica) e Giuseppe Spedicato (tuba) accompagnati da Giorgio Distante (tromba).

La luna dei Borboni del Balletto del Sud, uno dei titoli più moderni del repertorio della compagnia, ha debuttato a Lecce nella stagione 2021, e ha avuto una tournée in alcuni Festival di danza italiani e una tournée in Spagna, nel Teatro Municipal Castelar di Elda e nella Factoria Cultural de Terrassa/Barcellona. Dal 23 al 26 Novembre 2023 è in scena al Teatro Vascello di Roma.

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Sembra prendere vita da un antico album di famiglia e ad esso ritornare dopo aver liberato un turbinio di movimenti attinti al miglior teatro-danza di un tempo e a quello di oggi, di stampo espressionista e contemporaneo, intensamente poetico. Franzutti mette in scena sette bravissimi interpreti creando un paesaggio di anime i cui movimenti disegnano una geografia interiore in un luogo senza tempo, eppure riconoscibile in un Sud arcaico e inviolato, animato da una festosa malinconia sognante. (…) In questo amarcord di matrice salentina, che parla di radici e identità, di quel sentimento universale e ineluttabile di esilio morale e fisico, tra speranza e rimpianto, Franzutti trasfigura la realtà suscitandola in danza, con gli occhi del poeta.

Giuseppe Distefano (Danza & Danza)

Il balletto è un’opera poetica che rasenta la drammaticità. Seppur senza un intreccio compiuto, racconta la visione del Sud come paesaggio dell’anima. Un luogo fuori dal tempo, attraverso il linguaggio tutto nuovo della danza. Un linguaggio che non muove da una ricerca viscerale di nuove gestualità e nemmeno da tecniche predefinite. È unico nel suo stile, è legato al suo autore. La Luna dei Borboni è anche e soprattutto un meraviglioso contributo al teatrodanza italiano che potrebbe vedere la nascita di un nuovo filone, una nuova linea coreografica, in nuce, questa volta di matrice meridionale e riconducibile proprio all’opera di Franzutti.

Fabiola  Pascqualitto / Campadidanza

Oggi la possibilità di riscoprire La luna dei Borboni è offerta dalla danza e sono certa che mio padre ne sarebbe stato felice, da profondo estimatore dei movimenti culturali, delle avanguardie e delle esplorazioni nel campo del pensiero e dell’espressione artistica.
Una contaminazione virtuosa quella che si viene a creare, che amplifica negli anni e nello spazio lo straordinario potenziale della creatività di Vittorio Bodini. È bello e auspicabile che questo rappresenti un modello a cui tendere. Sono grata, siamo grati al Balletto del Sud per aver scelto di ripartire, in questo tempo difficile, con la nota di speranza donata dalla poesia di Vittorio Bodini che nel raccontare la bellezza del nostro Mezzogiorno ci apre al mondo.

Valentina Bodini
Presidente
Centro Studi Vittorio Bodini

La traduzione del linguaggio poetico così raffinato e criptico è operazione ardua, soprattutto se il codice verbale deve divenire gesto, movimento, musica. Il segreto di un buon traduttore, come ci insegna il Bodini ispanista, è cogliere lo spirito del testo, non la sua forma esteriore. Chi guarda lo spettacolo La luna dei Borboni si ritrova immerso nello spirito della Luna bodiniana, in quella festosa malinconia ravvivata dagli accenti ispanici, nei silenzi e nell’assenza di ogni inutile dettaglio che riporti ad una realtà che si collochi in un tempo e in uno spazio definibili. La coreografia di Franzutti mette in scena quell’amore impossibile e doloroso per una terra che è madre e amante, eppure grembo ormai sterile che bisogna abbandonare per poter tornare a vivere, una madre-luna dal viso sfregiato come la “luna dei Borboni” (“Qui non vorrei morire dove vivere/ mi tocca, mio paese/ così sgradito da doverti amare”).

Prof. Sonia Schilardi

L’aria stagnante, l’ora che “cade a pezzi” sulle terre del Sud nel suo lungo buio, è tutto nei movimenti delle braccia dei danzatori che accompagnano passi che sanno di memoria antica. Il suono drammatico di pochi strumenti racconta anch’esso il sangue, l’incantesimo, la nostalgia, la gioia di volare oltre, dalla terra tanto amata dal poeta… L’intero spettacolo colpisce al cuore e non permette allo spettatore di astrarsi in altri loghi della mente. Un legame fermo, avvincente per una storia danzata che contiene mille storie: la passione d’amore, il dolore che separa, passando per la coralità dell’esistenza.
E’ il dipanarsi di una forma, nuova e geniale, di passi e coreografie del tutto aderenti allo spirito dei luoghi e allo stesso tempo trascendente visione di una realtà stretta nella loro condizione storica. Così ogni figura compare nel senso di un significato profondo. E’ la contrapposizione tra “figura e “verità” che l’autore di tanta bellezza, Franzutti, ha voluto offrirci nella fascinosa interpretazione del cammino storico- poetico del profumo della vita di un genio della poesia.

Dott.ssa Maria Concetta Cataldo

Il coreografo Fredy Franzutti

COREOGRAFO

Coreografo italiano di agile eclettismo, fra i più conosciuti e apprezzati in Italia e all’estero, ospite anche di diverse realtà di prestigio internazionale fonda nel 1995 la sua compagnia il “Balletto del Sud”.

COMPAGNIA

Il “Balletto del Sud” nasce nel 1995 fondato e diretto da Fredy Franzutti.

Riconosciuta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali dal 1999 è oggi una delle più rilevanti compagnie di danza in Italia, con un vasto e vario repertorio che replica nelle numerose tournée nazionali e internazionali.

ORGANICO

Una compagnia composta da 20 elementi di diverse nazionalità, con solisti di elevato livello tecnico in grado di alternarsi nei ruoli principali.

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