LA TRAVIATA
Maria Callas, il mito
coreografia
Fredy Franzutti
musiche
Giuseppe Verdi
Iannys Xenakis
luci: Piero Calò
durata spettacolo: 1h 25′
Op. n° 26 F/07
LA TRAVIATA
Maria Callas, il mito
Un balletto per la divina Callas
Di Maria Callas tutto è stato detto e tutto resta ancora da dire. La sua voce è rimasta ancor oggi punto di riferimento, così come le sue interpretazioni. Sul palcoscenico la sua arte scenica, la sua scultorea gestualità sospesa tra modernità e classicismo, la sua potente espressione mimica erano e resteranno uniche. Il tutto retto da fortissima personalità fatta di slanci e senza mezze misure. Personaggio che ha fuso carriera artistica e vita privata in un susseguirsi di colpi ad effetto.
La Traviata, Maria Callas il mito, procede sottolineando le possibili affinità tra il vissuto della “Divina” e quello di Violetta protagonista de La Traviata opera creata dal genio musicale di Verdi. Lo spettacolo, riuscito nel sostenere la tesi, muove i danzatori in atmosfere angosciate da luci glaciali presaghe di morte. Ed eccoci nel vivo della finzione. La passione che divora la mondana Violetta Valery e Alfredo Germont, sarà la stessa passione di Maria Callas e del diabolico armatore Aristotele Onassis. Il riferimento non è alla vita dissoluta di Violetta (Callas era molto puritana), ma alla sua infelice vita amorosa, all’abbandono da parte dell’uomo amato, alla sua intima tristezza. Lo spettatore è posto dinnanzi alla rappresentazione dell’ultimo momento di vita della Callas, quando, tra ricordi e rimpianti, le passano davanti agli occhi, consumati dai lunghi pianti, le immagini della sua vita fuse a quelle del suo personaggio distorte dagli effetti stupefacenti degli abbondanti psicofarmaci che l’hanno condotta alla morte.
Per quanto riguarda Franzutti vi è da dire che la genialità non è acqua fresca. Ed il suo talento, che posso dire di essere stato uno dei primi a notare, ci regala spettacoli di grande efficacia, che non solo riportano il pubblico a frequentare il balletto ma indagano con eleganza e coscienza su pagine della cultura riportandoci al piacere della riscoperta.
In questo omaggio a Callas: comunicazione gestuale, espressività mimica, danza impeccabile. Non solo. Consumata tecnica, abile suggestione dialogica, serio ed infaticabile impegno. Anche. Un mosaico di storie nella storia, in cui concorrono estro poetico, sincera ed accorata sensibilità, tradotti attraverso svariati generi del linguaggio coreutico (Franzutti non abbandona l’uso degli stilemi accademici).
Alle note romantiche e familiari di Verdi il coreografo affianca quelle del compositore Yannis Xenakis alle cui note urgenti, veloci, ritmate, che istantaneamente ci colpiscono, è dato il compito di riannodare i fili delle nostre voluttà, trasgressioni, miserie. Eppure tutto si svolge e ci coinvolge con facile comprensione, il dramma si stempera in balletto, le tinte fosche si sciolgono in giochi di bambole meccaniche, il grottesco si trasforma in caricatura. Ed è questa simpatia, in primo luogo, questa felice coesione di elementi, questo affiatamento tra ballerini e coreografo che, traboccando dal palcoscenico, non risparmia lo spettatore, il quale dall’inizio alla fine, tra commosso e inebriato è nondimeno sottoposto ad una prova di attenzione e ad una ondata di immagini e citazioni non indifferente.
Michele Nocera, biografo ufficiale di Maria Callas
LA TRAVIATA – Spot
op. n° 26 del 2007
balletto in un atto
durata: h 1,40 minuti
produzione del 2012 (nuova edizione 2022)
Spettacoli in programmazione
COMPAGNIA
Il “Balletto del Sud” nasce nel 1995 fondato e diretto da Fredy Franzutti.
Riconosciuta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali dal 1999 è oggi una delle più rilevanti compagnie di danza in Italia, con un vasto e vario repertorio che replica nelle numerose tournée nazionali e internazionali.