RECENSIONI
Fredy Franzutti, con il suo Balletto del Sud, ci offre una sua nuova versione coreografica dell’Uccello di Fuoco, che si rifà alla fiaba originaria, che – certo – è piena di significati seminascosti. E ognuno di noi sceglierà quello che più gli è congeniale. Sarà comunque un racconto avventuroso e avvincente anche a livello primario – che è già perfetto, in sé. E sarà un messaggio di amore e di libertà individuale o collettiva, verso un nuovo mondo, in cui si trova – o si ritrova – la condizione ideale e naturale dell’uomo (e non solo delle belle principesse): la vita nella libertà.
Vittoria Ottolenghi (L’Espresso)
«Meritati e lunghi applausi a fine serata, a conferma di un lavoro condotto, da più di vent’anni, con entusiasmo e professionalità che, intessuto in una straordinaria capacità affabulatoria, riesce, nonostante le difficoltà di questi tempi, a restare in equilibrio tra arte e passione.»
Valeria Gramigna (La Danza, 29 marzo 2015)
«Serata Stravinskij è una produzione di grande varietà espressiva e comunicativa, caratterizzata da una forza raramente vista, in un intreccio di virtuosismi, tecnica e passione, creando una sorta di alchimia che nasce anche dalla capacità dei bravissimi danzatori, talmente versatili e tecnicamente preparati da poter essere perfettamente intercambiabili nei differenti ruoli, di cucirsi addosso e trasmettere le emozioni che nascono dalle note del celebre compositore»
Stefania Napoli (giornaledelladanza.co, 7 dicembre 2014)
«(…) è facile intuire come la “Sagra” costituisca per un coreografo un’impasse difficilmente superabile, un’impresa in cui dare prova di grande maturità artistica senza scadere nella banalità o nell’eccesso. Franzutti risolve la questione in maniera geniale, collegando il concetto di danza ossessiva a quello del tarantismo, cardine della cultura meridionale e salentina che affonda le sue radici in un mondo ancestrale ancora parzialmente inesplorato che trova la sua ragion d’essere nella ritualità pagana, proprio come previsto da Stravinskij.»
Fernando Greco (Il tacco d’Italia, 18 dicembre 2013)
«Prova superata quindi per il bravo coreografo che ancora una volta si conferma in un percorso di crescita che già attestiamo da anni»
Eraldo Martucci (Contrappunti, gennaio 2014)
“Serata Stravinskij” ha messo a fuoco una volta di più in maniera eloquente la fervida vena creati-va del coreografo salentino e, ovviamente, l’altissimo livello del complesso che egli ha saputo compattare, fondendo la valentia di danzatori accortamente selezionati nel panorama internazio-nale.
Ovviamente Franzutti ha, e sa, trasporre lo spirito trascinante della musica in dimensioni che si riagganciano con equilibrio e gusto ad atmosfere anche “nostre”, creando un equilibrato mixage di moderno ed accademico, volto ad esaltare lo spirito della musica in un’ottica vicina alla sensibi-lità nostra, ma contagiosamente vibrante al punto da rendere lo spettatore partecipe in toto all’evento.
Se con accorta sensibilità la vicenda dell’uccello di fuoco può richiamare l’atmosfera da “fantasy” (non a caso è stato fatto un accenno al film Conan il barbaro), la “sagra” viene situata in una di-mensione “nostrana” (evidenti gli accenni al “tarantismo”) ribadita eloquentemente dall’impiego scenografico dei dipinti dell’artista salentino Ezechiele Leandro (le scene dell’Uccello di fuoco so-no di Francesco Palma).
Il pubblico, numeroso malgrado le condizioni metereologiche proibitive, ha gradito molto lo spet-tacolo ed alla fine ha richiamato alla ribalta ripetutamente gli interpreti e, con loro, il sempre bra-vissimo Franzutti.Nicola Sbisà (La gazzetta del mezzogiorno, 29 marzo 2015)
Serata Stravinskij – Spot
Lo spettacolo si compone in due parti:
L’Uccello di Fuoco (op n°24 FF/2007)
e La Sagra della Primavera (op n°32 FF/2013)
COMPAGNIA
Il “Balletto del Sud” nasce nel 1995 fondato e diretto da Fredy Franzutti.
Riconosciuta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali dal 1999 è oggi una delle più rilevanti compagnie di danza in Italia, con un vasto e vario repertorio che replica nelle numerose tournée nazionali e internazionali.