Triple Bill Bauhaus:

WASSILY B3
EKPHORA
EFFETTO LAZARUS

spettacolo di danza contemporanea
in tre parti con musica live
durata: h 1, 00

↑ Wassily B3

Il Balletto del Sud presenta uno spettacolo in tre parti di danza contemporanea dedicato alle modernità del Bauhaus:  Wassily B3 / Ekphora / Effetto Lazarus.
Con l’esecuzione del pianista Scipione Sangiovanni.

prima parte:
“Wassily B3″ è la 44esima produzione che il coreografo Fredy Franzutti ha creato, nel 2022 per il Balletto del Sud.
Balletto in un atto, diviso in 10 quadri, è ideato sulle note di Aleksandr Nikolaevič Skrjabin. “Wassily B3” è il nome della celebre sedia disegnata da Marcel Breuer e dedicata a Wassily Kandinskij che ne acquistò il primo esemplare. Il legame tra Kandinskij e Scriabin è immediato e più volte dichiarato, in relazione alla ricerca di colore/suono che il pittore applicava nelle sue opere. Inversamente fu Skrjabin il primo compositore, che mise in atto alcune delle possibilità di corrispondenza tra suono e colore fino ad allora mai tentate. Il movimento Bauhaus è riportato, nella coreografia, per i princìpi estetici che usano le deformazioni delle proporzioni umane e l’utilizzo dell’oggetto di scena, che diviene protesi e propaggine funzionale del corpo. Il senso complessivo della performance ripercorre, seguendo le linee interpretative del Razionalismo, la creazione della vita, l’evoluzione delle specie, le relazioni sociali individuali e globali (guerra/pace). I personaggi e i quadri sono presentati in forma di “Parade” citando gli spettacoli dell’epoca e il surrealismo. Il salto evolutivo lo emana la stessa poltrona (come il monolite di Kubrick in 2001 Odissea nello spazio) alla quale ci si confronta, ancora oggi, con atteggiamenti di inadeguatezza estetica e meraviglia per il concetto di modernità. Il contatto visivo ci impone, inevitabilmente, un balzo e una propulsione verso il futuro (futurismo).

seconda parte, debutto nuova produzione
:
Ekphora, nei 100 anni dalla morte di Sergej Esenin.
La nuova coreografia di Franzutti è dedicata al grande poeta russo Sergej Esenin (Domenico De Cesare), morto suicida nel 1925. Il ricordo del poeta è evocato da Isadora Duncan (Nuria Salado Fustè) la grande ballerina che, come sappiamo, ha tratto dall’arte vasaria e dalle processioni affrescate le plasticità della sua danza ponendo le basi della futura “modern dance”. Duncan e Esenin ebbero una tormentata relazione. Il brano è una coreografia sulla marcia funebre di Chopin, ispirata, nelle forme, dalle Danzatrici della Tomba di Ruvo di Puglia. Il corteo funebre decorativo dell’era pre-romana che circonda è accompagna il cavaliere di Ruvo diviene fonte di movimento. Ekphora, intesa come processione al rito formale del compianto eroe (il poeta) e come successione di forme decorative che vengono reinterpretate nel gesto e nella movenza. Nel finale Isadora trasfigura il dolore in una danza antica nel suo tipico linguaggio di movimento.

Nella terza parte:
“Effetto Lazarus” si ispira agli studi di Robert Cornish, lo scienziato che voleva riportare in vita i morti. La coreografia è ambientata in un obitorio post-catastrofe dove dei corpi di giovani vittime vengono sottoposti al siero Lazarus del Dott. Cornish con l’intento di riportarli in vita. Le note sono della Danza Macabra di Saint-Saëns.

Le note di Skrjabin e Saint-Saëns sono eseguite dal pianista Scipione Sangiovanni, uno dei più apprezzati italiani vincitore di premi internazionali. Il programma “Wassily B3 – Effetto Lazarus” ha replicato il 18 luglio a Bolzano Danza – TanzBozen 2023, Festival internazionale della danza contemporanea.

↑ Wassily B3, Armonia

↑ Wassily B3, Primates

↑ Isadora Duncan e Sergej Esenin

↑ Effetto Lazarus

«E anche stavolta la zampata ingegnosa del coreografo leccese lascia un’impronta graffiante e originale.  Egli compone un omaggio all’innovativa esperienza creativa della Bauhaus, scuola di design e pensiero nata nella Germania prenazista sull’onda delle urgenze sociali e antropologiche seguite alle rivoluzioni industriali.»

Giuseppe Distefano, critico di danza, Exibart.it, 28/1/2022

« Tra le citazioni possibili in un programma del genere, Franzutti indaga soprattutto nel mondo del balletto romantico e di primo ‘900 costruendo una serata – diciamo subito ben riuscita – in forma di Gran Galà con ospiti d’eccezione, presentatori, intermezzi musicali e parterre delle grandi occasioni.»

Eraldo Martucci, critico musicale, Opera Click, 26/2/2019

«Uno spettacolo caleidoscopico, entusiasmante e raffinato, una successione di grazia e bellezza, di alta qualità artistica, un insieme di danza, musica e canto che si non si esaurisce sul palco, ma che ha la capacità di arrivare fino alla pelle (…)Una galleria di colori in simbiosi con costumi pregiati, scenografie curate»

Giulia Volturno, critico di danza, GB OPERA, 27/2/2019

ALL NEXT SHOW

Il coreografo Fredy Franzutti

COREOGRAFO

Coreografo italiano di agile eclettismo, fra i più conosciuti e apprezzati in Italia e all’estero, ospite anche di diverse realtà di prestigio internazionale fonda nel 1995 la sua compagnia il “Balletto del Sud”.

COMPAGNIA

Il “Balletto del Sud” nasce nel 1995 fondato e diretto da Fredy Franzutti.

Riconosciuta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali dal 1999 è oggi una delle più rilevanti compagnie di danza in Italia, con un vasto e vario repertorio che replica nelle numerose tournée nazionali e internazionali.

ORGANICO

Una compagnia composta da 20 elementi di diverse nazionalità, con solisti di elevato livello tecnico in grado di alternarsi nei ruoli principali.